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Foto di Alex Litvin su Unsplash

Il grande schermo ci offre una raccolta di storie in cui le emozioni giocano un ruolo importante. Abbiamo fatto una selezione di 5 film che accompagnano gli spettatori nell’esplorazione di alcuni dei pilastri dell’intelligenza emotiva: Emozioni, Comunicazione non verbale, Creazione della propria identità, Self-Empowerment, Paura di parlare in pubblico.

 

1. Inside Out | Emozioni

Laugh, and the world laughs with you; weep, and you weep alone. Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai solo. (Ella Wheeler Wilcox) … E Pixar la prende in parole! Con molto umorismo ci accompagna in un viaggio sulle cinque emozioni fondamentali che tutti gli esseri umani hanno: tristezza, gioia, paura, disgusto e rabbia. Incarnate in cinque personaggi minuscoli che gestiscono il cervello (e quindi le emozioni e il comportamento) di un giovane adolescente, Little Riley, la quale appena trasferita dalla città con i suoi genitori e affronta una vita totalmente nuova insieme ad una crisi di identità! Il film spiega in modo molto didattico l’influenza delle emozioni nel nostro quotidiano e ci fa capire che le emozioni “tossiche” che cerchiamo di sopprimere, come la paura o la rabbia, hanno un ruolo adattativo in natura.

 

2. Wall-E | Comunicazione non verbale

Disney-Pixar ci porta in un futuro apocalittico. Wall-E è un robot pulitore, ancora attivo sulla Terra dopo che il pianeta è stato abbandonato dall’eccesso di spazzatura, incontra EVE, un robot all’avanguardia che è stato inviato sulla Terra per cercare i segni della vita, se ne innamora e lo segue all’interno di una grande astronave in cui sopravvivono i resti dell’umanità. Il film nasconde molte morali, ma ciò su cui noi vogliamo porre l’attenzione stà nel fatto che la comunicazione tra i robot protagonisti avviene solo attraverso il linguaggio del corpo e l’emissione di suoni robotici. Wall-E aiuta ad approfondire la comunicazione non verbale attraverso le micro-espressioni dei suoi protagonisti e i gesti che usano per comunicare tra loro.

 

3. The Iron Giant | Costruzione della propria identità

Il film racconta la storia dell’amicizia tra un giovane uomo e un robot gigante, tecnicamente progettato per distruggere i mondi. Il messaggio chiave che porta in sé è il modo in cui le decisioni che prendiamo possono portarci oltre i ruoli che gli altri ci danno.  L’identità stessa è costruita da sé e allo stesso tempo attraverso il modo in cui scegliamo di relazionarci con l’ambiente e con coloro che lo abitano.

 

4. Alla ricerca della felicità | Self-Empowerment

Si tratta del primo film in cui Will Smith recita con suo figlio. È basato nella vera storia di Chris Gardner, che inverte tutti i suoi risparmi nello sviluppo di scanner per la densità ossea patotili da vendere ai medici. Fra il fallimento e la bancarotta, sua moglie lo lascia, abbandonando anche il figlio. Entrambi si trovano ad affrontare una difficile situazione che li costringe a vivere per strada e iniziare da zero.

Queso film incoraggia la riflessione sulla felicità, i sogli, il sacrificio, la frustrazione e il superamento delle difficoltà, insegnando cosa siano i valori, la capacità di superare gli ostacoli nonostante le avversità.

 

5. Il discorso del re | Paura di parlare in pubblico

Quando suo padre muore e suo fratello abdica, il principe Alberto diventa re Giorgio VI. Tuttavia, il nuovo monarca soffre di un fastidioso problema: la sua balbuzie lo ha portato a sviluppare una terribile fobia di parlare in pubblico. Attraverso le sue visite al logopedista, inizia a prepararsi per uno dei discorsi più importanti per la sua nazione: la dichiarazione di guerra contro la Germania nazista di fronte a una grande folla. The King’s Speech è un film che ci mostra i segreti più rilevanti quando si parla in pubblico, come la sintesi del messaggio, la pratica, l’esercizio di visualizzazione, ecc.

 

I film sono un ottimo strumento nella formazione degli adulti e noi di Simplify ne facciamo sempre buon uso nelle nostre lezioni, perché creano degli scenari di significato che influiscono sullo spettatore (nostri discenti), sfruttando la potenza delle immagini nella narrazione generano coinvolgimento emotivo e stimolano riflessioni su quanto viene narrato. Il docente accompagna poi i partecipanti, attraverso un debriefing, in una riflessione metacognitiva che include, tra le altre, l’uso della metafora, la funzione enfatica e il contratto di finzione.  Dopo la visione dei film volete lasciarci il vostro commento?

Grazie e Buona Visione!

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