La Regione riserva risorse pari a 9 milioni di euro alle aziende che intendono avviare piani di Smart Working.

Con DGR X/5010 del 11/04/2016 Regione Lombardia ha approvato le “Linee guida per la promozione di misure per lo smart working, per l’incremento della produttività del lavoro e per la promozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro” con cui ha individuato le direttrici per l’attuazione e promozione dello smart working  ed ha demandato a un successivo provvedimento della Giunta regionale l’indicazione delle risorse da stanziare e la definizione, sentite le parti sociali, dei criteri per la programmazione di tali interventi.

 

 

Ebbene, la Regione Lombardia, con delibera di Giunta n. XI/2632 del 16 dicembre 2019 (in BURL S.O. n. 51/2019), attuando le Linee guida adottate con la DGR x/5010 dell’11/04/2016, riserva risorse pari a 9 milioni di euro alle aziende che intendono avviare piani di smart working.

L’intervento della regione Lombardia tiene conto delle disposizioni normative contenute nella L. 81/2017 che ha regolamentato su base nazionale lo smart working, recando norme sul lavoro agile, eliminando il vincolo del luogo ove deve essere svolta la prestazione e lasciando al lavoratore piena libertà di scelta al riguardo.

 

QUI DI SEGUITO LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA NORMA:

  • Possibilità di esercitare il lavoro in forme organizzative flessibili (fasi, cicli, obiettivi, orari, spazi, interno/esterno all’azienda);
  • Necessità di un accordo aziendale che ne definisca le regole;
  • Necessità di accordo scritto tra le parti che definisca i poteri di controllo, la strumentazione tecnologica, di lavoro e tempi di risposo (anche per lavoratori disabili);
  • Possibilità di assicurare al lavoratore percorsi di apprendimento permanente

Preliminarmente si segnala che lo smart working è insieme “filosofia manageriale” e modalità e modalità organizzativa del lavoro e della produzione, incentrata su alcuni fattori chiave che garantiscono la migliore implementazione dei Piani, riconosciuti nei seguenti elementi:

  • Policy organizzative;
  • Tecnologie digitali (es: strutturazione di processi di dematerializzazione);
  • Lay-out fisici (es: adeguamento spazi);
  • Stili di leadership e collaborazione (es: formazione continua per lavoratori e manager).

Entrando nello specifico, il sostegno lombardo è volto ad agevolare i seguenti interventi:

  • AZIONI DI SISTEMA (coinvolgimento degli enti pubblici, promozione di accordi con le parti sociali a livello regionale e sostegno per la diffusione delle buone prassi);
  • SUPPORTO ALL’ADOZIONE DI PIANI AZIENDALI DI SMART WORKING (consulenza aziendale alle PMI per la redazione del piano di smart working e del relativo accordo aziendale e sperimentazione e avvio dei progetti pilota);
  • SUPPORTO ALL’ATTUAZIONE DEI PIANI AZIENDALI DI SMART WORKING (contributo all’acquisto di strumenti tecnologici)

 

In particolare, per quanto riguarda le azioni a supporto della promozione dello smart working, le azioni finanziabili sono le seguenti:

SUPPORTO PER L’ADOZIONE DEL PIANO

  • analisi organizzativa e dei processi interni aziendali;
  • individuazione delle tecnologie digitali più idonee per lo smart working;
  • consulenza giuslavoristica per garantire il rispetto delle normative vigenti;
  • eventuale supporto alla ridefinizione dell’organizzazione di lay-out fisici;
  • supporto per la stesura del piano di smart working e redazione dell’accordo aziendale;
  • attività di formazione per coloro che vengono inseriti nel progetto pilota e/o che sottoscrivono il contratto di smart working;
  • avvio e monitoraggio di un progetto pilota.

 

Per la realizzazione delle predette azioni, le imprese dovranno necessariamente rivolgersi ad operatori accreditati alla formazione ed al lavoro di Regione Lombardia di cui alla DGR 2412/2011.

SUPPORTO PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO:

  • Sostegno all’acquisto di strumenti tecnologici per l’attuazione del Piano
  • Quest’azione sarà implementata direttamente dalle imprese tramite l’acquisto diretto degli strumenti tecnologici.

Il riconoscimento del contributo è subordinato alla definizione del Piano Aziendale di smart working e alla sottoscrizione dell’Accordo Aziendale o all’approvazione di un Regolamento aziendale. Simplify è Partner certificato per la predisposizione lo studio e la messa in attuazione di un piano di smart working contattaci per valutare la tua pratica info@mysimplify.it

L’incentivo è riconosciuto ai sensi del Reg. UE/1407/2013 nei limiti previsti per gli aiuti di importanza minore (de minimis).

Il finanziamento viene assegnato con la procedura allo sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda, previa istruttoria formale in relazione ai requisiti di accesso previsti dai documenti attuativi.

 

Scarica l’Informativa Bando Smartworking

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