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Questo mese, in tema di Benessere aziendale e Welfare, parliamo di Corporate Social Responsibility (CSR) – è un concetto tradotto in italiano come Responsabilità Sociale d’Impresa (Rsi). Nel Libro Verde della Commissione Europea, la responsabilità sociale è definita come «l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate».

“Essere socialmente responsabili significa andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le parti interessate.”

 

Csr: cos’è la Corporate Social Responsibility?

La Corporate Social Responsibility (Csr) è l’adozione di una politica aziendale che sappia conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un’ottica di sostenibilità futura. La CSR prevede una particolare attenzione ai rapporti con i propri portatori d’interesse (stakeholder): collaboratori, fornitori, clienti, partner, comunità e istituzioni locali, realizzando nei loro confronti azioni concrete. Ma essere socialmente responsabili significa andare oltre il semplice rispetto della legge vigente, investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le parti interessate.

 

Come si attiva in azienda?

Andando oltre il rispetto delle prescrizioni di legge e individuando pratiche e comportamenti che un’impresa adotta su base volontaria, al fine di ottenere dei risultati che possano arrecare benefici e vantaggi a sé stessa e al contesto in cui opera, insomma uno degli strumenti strategici per realizzare una società più competitiva e socialmente coesa e per modernizzare e rafforzare il modello sociale.

La CSR si articola in due dimensioni:

  • INTERNA: pensando alla gestione delle risorse umane, la salute e la sicurezza sul lavoro, l’organizzazione aziendale, la gestione delle risorse naturali e degli effetti sull’ambiente;
  • ESTERNA: con occhio di riguardo alle comunità locali, i partner economici, i fornitori, i clienti, i consumatori, il rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva, e le preoccupazioni ambientali a livello mondiale.

 

CSR è quindi un notevole investimento ma, qual è il ROI?

Se applicato con impegno e seriamente garantisce notevoli risultati finanziari! Per meglio comprendere riportiamo quanto spiegato da Georg Kell, Direttore esecutivo della United Nation Global Compact (Agenzia internazionale delle Nazioni Unite che incentiva e accompagna le aziende a operare nel mercato in maniera sostenibile ed etica), lui sul Guardian ci spiega la CSR in cinque punti:

  1. Trasparenza: Come con il cambiamento tecnologico, la trasparenza è qualcosa di irreversibile. La tendenza a divulgare i propri risultati continuerà a crescere. Già oggi sono più di 5.000 le aziende che forniscono le proprie performance ambientali e sociali annuali, numero destinato a crescere.
  2. Fiducia: Il crescente impatto delle aziende sulla società sta portando i cittadini e i consumatori ad aspettarsi che questo potere sia esercitato in modo responsabile. Così come i cittadini sono sempre più spesso scettici, organizzati e inclini a sfidare l’autorità, così le società dovranno aumentare la loro curva di apprendimento sulla costruzione della fiducia nei loro confronti.
  3. Partecipazione della comunità: Si prevede che i migliori investimenti possano essere fatti nei campi un tempo esclusivi del settore pubblico, dalla sanità, all’istruzione, alla gestione dell’ambiente. Oggi è di dominio pubblico che le risorse naturali sono finite e sotto stress. Quello che una volta era impensabile sta diventando realtà: l’acqua e anche l’aria hanno i cartellini dei prezzi. Solo le aziende che collaboreranno con gli scienziati, con la società civile e che mostrano di essere parte della soluzione avranno molta più visibilità.
  4. Accesso a nuovi mercati in modo responsabile: Con la crescita economica che si sposta verso sud e verso est, gli investimenti esteri si concentrano sempre più sulla creazione e sull’accesso ai nuovi mercati, piuttosto che al loro semplice sfruttamento a basso costo. È di interesse per tutte le aziende superare barriere come l’impiego di personale non istruito, di sfruttamento eccessivo di risorse come acqua, energia e minerali.
  5. Iniziative per coinvolgere le aziende: Gli strumenti per impegnarsi nella sostenibilità aziendale sono abbondanti e in crescita. Iniziative, standard e consulenze sono in piena espansione a livello nazionale e globale. Il Global Compact delle Nazioni Unite si sta impegnando 8.000 aziende in più di 145 paesi in materia di diritti umani, standard di lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Molti altri stanno producendo risorse pratiche in settori chiave.

Concludendo

In Simplify abbiamo scelto di promuovere RELIEF che si occupa della diffusione della cultura (e della pratica) del sollievo psicologico, promuovendo sulle nostre aziende clienti il loro servizio di “Pronto Soccorso Psicologico”, un luogo fisico e un insieme di servizi di intervento pratico rapidi e accessibili, dedicati alla gestione delle emergenze emotive individuali di tutti i giorni (leggi comunicato stampa), creando con loro una Partnership per l’ingresso in azienda di questi servizi e la possibilità di finanziarli mediante opportune leve.

La Corporate Social Responsibility rappresenta una vera strategia che tiene conto, nelle scelte aziendali, di considerazioni etiche, sociali e ambientali.

Miriam Munerato
Miriam Munerato

Dopo avere maturato una solida esperienza in ambito consulenziale in contesti innovativi ed…

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