Sono nel mezzo del cammin di questo libro, piacevolmente immersa nel Canto Primo dell’Inferno e mi sovviene alla mente che nell’apertura dei miei percorsi sul Management a valle delle presentazioni chiedo sempre ai partecipanti, lasciandosi trasportare da creatività, di fornirmi una parola, un sostantivo che identifichi l’azienda. Di norma arrivano sinonimi o parole che identificano parte di aspetti (processi, persone, gruppi…) ma a spesso arrivano parole creative e, tra un cactus, una barca o una giungla e arrivato spesso anche l’inferno.
Sono a pagina 74 e voglio lasciarvi ad una riflessione:
“Le sue permutazion non hanno triegue:
necessità la far esser veloce
sì spesso vien chi vicenda consegue.”
L’autore Enrico Cerni ci fa notare che in questi tre versi c’è un monito:
“A te che nel business e del business vivi: tieni sempre le lanterne accese, preparati costantemente alla transformation dato che vivi nell’era della disruption, spingi senza tregua sull’innovazione, apprendi cose nuove nell’arco di tutta l’esistenza, anticipa i cambiamenti del mondo, in un mondo che va sempre più veloce per necessità (e non per capriccio).”
In effetti Charles Darwin, lo scienziato dell’Ottocento, lo sosteneva: “a sopravvivere non sono le specie più forti, né le più intelligenti, ma quelle più abili a rispondere al cambiamento”. Cerni sottolinea che ciò avviene per le specie ed anche per le aziende.
Voi cosa ne pensate? Non vi è venuta voglia di leggerlo? Del mondo VUCA e di Compexity Management parliamo nel nostro percorso in avvio a Febbraio’22 “Non è difficile, è complesso!” rivolto a Manager che ambiscono al successo.
Noi non vediamo l’ora di avervi nel nostro percorso. E nel mentre vi auguriamo buona lettura!